Blancho & Illi, assolti dal Tribunale penale federale, se la ridono a bocca larga

 

Ennesima presa per i fondelli. Ed ennesima dimostrazione che la Svizzera è ormai diventata il paese del Bengodi degli estremisti islamici. Il Tribunale penale federale (TPF)  è riuscito nella bella impresa di assolvere gli islamisti del sedicente Consiglio centrale islamico, ovvero il duo Nicolas Blancho – Qaasim Illi (marito di Nora Illi, quella che arriva in Ticino a fare le sceneggiate col burqa) dall’accusa di propaganda jihadista.

Avanti con la radicalizzazione

I due erano stati denunciati dal Ministero pubblico della Confederella che, anche questa volta, è stato asfaltato. E si tratta del secondo caso in due giorni. Il primo riguarda la vicenda delle Tigri tamil, processo durato 9 anni, costato 4 milioni di franchetti (il conto lo paga il solito sfigato contribuente) e conclusosi con un nulla di fatto: 8 imputati assolti e 5 condannati con la condizionale. Quindi nessuno si farà nemmeno un giorno di prigione.

Non osiamo neppure immaginare quanto gli islamisti Blancho e compagnia brutta, che non sono dei semplici pagliacci, ma sono anche pericolosi, se la stiano ridendo a bocca larga. Benedetti e legittimati dal Tribunale penale federale, possono procedere tranquillamente con la loro opera di radicalizzazione. Più forti di prima.

Chi ciurla nel manico?

Evidentemente qui c’è qualche leguleio (messo lì della partitocrazia) che ciurla nel manico. Non sappiamo se sia il TPF che emette sentenze del piffero o il Ministero pubblico della Confederella che costruisce impianti accusatori che non valgono una sverza, o entrambe le cose insieme. Ma è un dato di fatto che abbiamo un problema. Grave. Non solo per i costi che genera (vedi il caso sopra citato delle tigri Tamil) ma  soprattutto per le decisioni che emette. Ricordiamo inoltre che il TPF è arrivato al punto di sospendere la comunicazione della sentenza nei confronti di Blancho e soci fino al 15 giugno causa Ramadan! Ma stiamo uscendo di cranio? Da quando in qua il Ramadan è una festività elvetica? Certo che una simile premessa non annunciava niente di buono. Ed infatti, puntualmente…

 Intanto, l’Austria…

Il via libera giudiziario agli islamisti del sedicente Consiglio centrale islamico della Svizzera non farà che consolidare la posizione calabraghista del triciclo PLR-PPD-P$$. Il quale come noto si rifiuta di prendere delle misure efficaci per combattere l’estremismo islamico in Svizzera. Vedi il recente njet del Consiglio degli Stati alla mozione di chi scrive per vietare i finanziamenti esteri alle moschee ed ai centri culturali islamici.

E mentre i politicanti elvetici, imbesuiti dal politikamente korretto e dal multikulti, fingono di non vedere e si producono in acrobatiche quanto patetiche pippe mentali per dire njet a qualsiasi proposta mirata ad ostacolare l’avanzata dell’estremismo islamico nel nostro Paese, l’Austria chiude le moschee ed espelle gli imam accusati di radicalizzare (appartenenti alla comunità turca ed araba). Poco ma sicuro che questi imam ce li ritroveremo in casa noi; non appena capiranno che questo, per loro, grazie ai politicanti del triciclo, è il paese del Bengodi. Un paese dove non solo possono radicalizzare; ma possono farlo nel mentre che vengono mantenuti con i soldi del nostro Stato sociale. Avanti così che andiamo bene.

Lorenzo Quadri