Il termine della raccolta firme per l’iniziativa nazionale sta per scadere

 

Ormai siamo alla frutta: il tempo per raccogliere le firme per l’iniziativa antiburqa a livello federale sta per scadere. In questo giornale, a pagina 16, trovate il formulario da ritagliare e da spedire: chi non l’ha ancora fatto, provveda subito! Ogni firma conta perché, a quanto pare, l’esito della raccolta sarà piuttosto tirato.

Logica conseguenza

L’iniziativa chiede in sostanza che il divieto di “dissimulazione del viso” votato dal 65% del popolo ticinese, valga a livello nazionale. Estendere il divieto ticinese a tutta la Svizzera è la cosa più logica da farsi. Tra l’altro, su questo sono d’accordo tutti. Anche la $inistruccia.

Quando infatti alle Camere federali si trattava di concedere la garanzia federale alla modifica costituzionale ticinese, la cricca multikulti ed islamizzatrice della Svizzera, alla spasmodica ricerca di argomenti per dire Njet alla volontà dei ticinesi quindi per bastonare il 65% dei cittadini del nostro Cantone perché “bisogna aprirsi”, sostenne che un divieto solo in Ticino non aveva senso;  ma semmai lo si sarebbe dovuto stabilire a livello federale. Bene, proprio questo è l’intento dell’iniziativa popolare in corso: contenti, $ignori e $ignore della gauche-caviar? Oppure adesso che si parla di divieto nazionale vi volete produrre in uno dei vostri consueti salti della quaglia e sostenere che devono invece essere i singoli Cantoni a decidere?

Terra bruciata attorno all’islamismo

Il divieto di burqa, lo abbiamo ripetuto un’infinità di volte, non è affatto una questione di lana caprina, e non è nemmeno solo un problema di sicurezza. Sono in gioco invece i nostri valori di democrazia occidentale, che oggi più che mai occorre difendere. E’ necessario fare terra bruciata attorno al radicalismo islamico: ai suoi esponenti deve essere chiaro che la Svizzera non è posto per loro e che non intende tollerare né loro, né le loro regole, né i loro simboli.

Gli spalancatori di frontiere vogliono condurci nel baratro, islamizzando la Svizzera. Diciamo forte e chiaro, anche col divieto di  burqa, che il popolo elvetico vuole proprio il contrario. Il divieto di velo integrale è, ovviamente, solo un tassello del mosaico. Ma un tassello importante. Dunque, non “toppiamo” l’occasione per introdurlo a livello nazionale. Se l’iniziativa non riesce, avremo perso il treno. Quindi, facciamo un ultimo sforzo nella raccolta firme: ne vale la pena!

Lorenzo Quadri