La $inistra in vena di propaganda ha perso una nuova occasione per volare basso?
Ma guarda un po’ questi kompagni. Nei giorni scorsi il sindacato UNIA (a livello federale) ha tenuto una conferenza stampa per denunciare l’aumento della disparità tra ricchi e poveri e per chiedere una diminuzione dei premi di cassa malati.
Ohibò, giusto parlare di povertà e di aumento dei premi di cassa malati. Ma forse bisognerebbe ricordarsi anche un paio di cosette. Ad esempio che la devastante libera circolazione delle persone è la prima causa di dumping salariale e di sostituzione in questo sempre meno ridente Cantone. E quindi di precarietà e di povertà. Libera circolazione che però la $inistra in generale ed UNIA in particolare ha sempre difeso a spada tratta, a suon di accuse di razzismo e xenofobia spalmate sui contrari. O vogliamo ricordare che il sindacato in questione ha condotto una campagna in grande stile contro il 9 febbraio, spendendo a piene mani in cartellonistica i soldi degli affiliati? Compresi, è ovvio, i lavoratori ticinesi che sono i primi a subire le conseguenze della devastante libera circolazione delle persone.
Chi svuota le casse?
E poi: bello lamentarsi che mancano i soldi per la socialità. Chi ne svuota le casse? Non certo gli sgravi fiscali. A svuotare le casse dello Stato sociale sono quelli – certo non leghisti – che l’hanno spalancato senza ritegno, trasformandolo in un self service per stranieri. Non ancora contenti, adesso costoro inveiscono contro la revoca – perfettamente legale – di permessi B a persone in assistenza! Eh già: i kompagnuzzi vogliono mantenere in Svizzera ed in Ticino persone che non hanno alcun diritto di restare. E ovviamente la fattura la accollano al contribuente. Pur di costringerci a tenerci in casa tutti, la $inistruccia inneggia all’illegalità! Con tanto di consigliere di Stato che vaneggia pubblicamente di “Apartheid”. Ah ecco: quindi secondo il ministro P$ applicare la legge e la giurisprudenza del Tribunale federale è Apartheid. Un’affermazione che abbiamo già abbondantemente commentato. Non vogliamo ripeterci. Diciamo solo questo: per noi Apartheid è semmai anziani svizzeri che tirano la cinghia mentre lo Stato sociale spende a piene mani per mantenere immigrati che sono arrivati da noi proprio per attaccarsi alla mammella pubblica. Per noi Apartheid è vedere tanti ticinesi in disoccupazione ed in assistenza perché frontalieri occupano i loro posti di lavoro. Questa sì che è Apartheid, kompagno Bertoli! E chi l’ha voluta? Gli spalancatori di frontiere!
E i costi dell’asilo?
E, per tornare sul tema delle casse dello Stato sociale. Qualcuno sta forse fingendo di dimenticare che la spesa per l’asilo è completamente fuori controllo? Nel preventivo 2017 della Confederazione sono già stati inseriti 852 milioni di spese extra per l’asilo. Vanno ancora aggiunti i costi a carico dei Cantoni. Come mai i kompagni, così pronti a denunciare lo svuotamento delle casse pubbliche, questa volta non hanno nulla da dire (citus mutus)? Credono forse che i soldi per finanziare la spesa dell’asilo crescano sugli alberi?
50mila asilanti subito
Non solo. Gli stessi kompagni di UNIA che lamentano povertà e disuguaglianze hanno appena consegnato una petizione dal seguente tenore: vogliono che la Svizzera accolga subito 50mila finti rifugiati. (Ma che bravi sindacalisti: invece di pensare agli svizzeri disoccupati fanno gli avvocati d’ufficio dei migranti economici). E chi paga il conto? Avanti con l’assalto alla diligenza! E poi si scopre che non ci sono più soldi per la socialità. Accipicchia, ma come è mai possibile?
Cassa malati
Anche sui premi di cassa malati troppo elevati, i kompagni hanno senz’altro ragione a sollevare questo tema. Al proposito citiamo una dichiarazione rilasciata proprio al Mattino dall’ex capo dell’Ufficio assicurazione malattia del DSS Bruno Cereghetti, di certo non un becero leghista populista e razzista: “Negli ultimi anni il Dipartimento federale dell’Interno ha dato sempre più potere agli assicuratori malattia e questo deve preoccupare”. Chi dirige il Dipartimento in questione? Ma il kompagno Alain Berset!
Chissà perché abbiamo l’impressione che a $inistra abbiano perso un’altra occasione per volare basso?
Lorenzo Quadri