Riduzione dell’imposta di circolazione approvata. Adesso sotto con i prossimi passi
La Lega ed il Mattino sono attivi su più fronti con l’obiettivo di lasciare qualche soldo in più nelle tasche dei contribuenti, ed in particolare di quelli del ceto medio
Almeno una bella notizia, di tanto in tanto, arriva. La scorsa domenica i ticinesi hanno approvato l’iniziativa popolare “Per un’imposta di circolazione più giusta”. Iniziativa lanciata nel 2017 dal PPD, ma fortemente appoggiata dalla Lega e dal Mattino.
Come noto, l’imposta di circolazione ticinese è tra le più elevate della Svizzera: dovrà quindi venire ridotta per rientrare nella media nazionale. Il che è davvero il minimo, se pensiamo che in questo sfigatissimo Cantone gli stipendi sono i più bassi del Paese, ma il costo della vita certamente no.
Il primo sgravio
Quello votato domenica è il primo sgravio fiscale di una legislatura che volge ormai al termine. Il primo e con ogni probabilità l’unico. Quando si dice: “chi si accontenta, gode”. Il fatto che i beneficiari dello sgravio siano i tartassati automobilisti costituisce comunque un segnale importante.
Eppure la partitocrazia ha tentato di sabotare anche questo modesto alleggerimento fiscale. Ha infatti partorito, per contrastarlo, un bislacco e $inistrato controprogetto-ciofeca con il quale voleva inventarsi nuovi sussidi per l’abbonamento arcobaleno, che sarebbero stati elargiti a chi già riceve altri aiuti statali (quindi i sussidi di cumulano, alla faccia del ceto medio che non ne riceve mezzo). Il controprogetto ben esemplifica la mentalità imperante nella partitocrazia: assistenzialismo (con i soldi degli altri) ed ideologia anti-automobilisti. Ogni volta che si parla di chi ha bisogno dell’automobile per spostarsi, ecco che la casta, invece di rimanere sul tema, finisce a blaterare di trasporto pubblico. E tenta di gonfiarlo per motivi ideologici.
Casta avulsa dalla realtà
Il fatto che il controprogetto sia stato spazzato via dimostra, ancora una volta, quanto la partitocrazia sia distante dalla realtà.
L’ex partitone, addirittura, non voleva nemmeno che il popolo votasse sull’abbassamento dell’imposta di circolazione. L’iniziativa è del 2017, quindi aspettava da ben 5 anni. Nel frattempo, per i noti motivi, il costo della vita è schizzato verso l’alto. Sempre più cittadini non sanno più da che parte voltarsi per arrivare a fine mese. Però il PLR voleva che la proposta di sgravio rimanesse nei cassetti all’infinito. Così la mungitura ad oltranza degli automobilisti sarebbe andata avanti “sine die”. Ricordarsene alle prossime elezioni!
Dal canto loro i tassaioli Verdi-anguria – in sprezzo del ridicolo e come sempre cattivi perdenti -hanno accusato la campagna a sostegno dell’iniziativa di essere “populista”. Proprio i climatisti, che sul populismo ci campano alla grande, strillando ogni tre per due che “la Terra brucia”!
Difendere il reddito
La riduzione dell’imposta di circolazione va nella direzione giusta. Il governicchio dovrà ora applicarla senza fare scherzi. Tuttavia è solo un primo passo. Occorre infatti difendere il potere d’acquisto dei cittadini. Ma non certo “alla maniera $ocialista”. I kompagni, lo si è sentito anche nell’ultimo congresso nazionale, parlano a vanvera di difesa del potere d’acquisto ma poi fanno l’esatto contrario. Infatti vogliono falcidiare il reddito dei cittadini a suon di tasse, balzelli, nonché aumenti di moltiplicatore (ed infatti presto ne vedremo delle belle anche a livello comunale). Ma è ovvio che l’unico sistema per sostenere il potere d’acquisto consiste nel lasciare in tasca ai ticinesi qualche soldo in più. Altro che aumentare tasse e balzelli in tempo di crisi nera, per poi utilizzarne il gettito per sussidiare frotte di migranti economici!
Attivi su più fronti
La Lega ed il Mattino sono attivi su più fronti con l’obiettivo di lasciare qualche soldo in più nelle tasche dei ticinesi ed in particolare di quelli del ceto medio. Oltre alla riduzione dell’imposta di circolazione approvata domenica, sono in fase di raccolta firme altre tre iniziative popolari, ovvero:
- Quella per rendere deducibile fiscalmente la totalità dei premi di cassa malati, così da compensare almeno in parte le stangate sui premi dell’assicurazione malattia che il Consigliere federale P$ Alain Berset continua ad assestarci.
- Quella per ridurre il canone radioTV a 200 Fr all’anno (che sono ancora troppi).
- New entry: l’iniziativa per rendere fiscalmente neutra la revisione delle stime immobiliari. Questa revisione, se proprio va fatta (sarebbe meglio lasciar perdere) non deve trasformarsi nell’ennesimo pretesto per mettere le mani nelle tasche della gente tramite aggravi fiscali! Perché i proprietari di una casetta o appartamento il cui valore di stima è stato gonfiato, non sono diventati improvvisamente più ricchi per magia! Inoltre, la pompatura delle stime immobiliari non deve generare la perdita di eventuali aiuti statali.
Come ben si vede, sul fronte della difesa (reale) del reddito dei cittadini la Lega e il Mattino sono “sul pezzo”! E quindi… sotto con le firme!
Lorenzo Quadri