Il rettore “pro-molinari” l’ha fatta fuori dal vaso rovinando i rapporti con il Municipio

Sicché, come abbiamo appreso nei giorni scorsi, il rettore “pro-brozzoni” dell’Università della Svizzera italiana Boas Erez è stato giubilato anzitempo dal Consiglio dell’USI. Si può indorare la pillola finché si vuole, ma è palese che trattasi di un siluramento in piena regola.

Nel passato, quando l’attuale presidenta del Consiglio dell’USI Monica Duca Widmer era attiva in politica, i rapporti tre lei ed il Mattino non sono sempre stati idilliaci. Nell’allontanamento di Erez ci sentiamo di appoggiarla senza riserve.

Negli ambienti universitari “infilare” in anticipo un rettore non è usuale: ad esempio, risulta che nella facoltà di Teologia il rettore sia stato rinnovato per un terzo mandato, in contrasto con gli Statuti. La presidenza del Consiglio USI dovrà dunque far fronte a critiche più o meno strumentali (che infatti stanno già arrivando).

Lega determinante per l’USI

In barba alle fake news $inistrate, la Lega ha sempre appoggiato l’USI. Nano Bignasca – assieme a Giorgio Giudici, Giorgio Salvadè e Giuseppe Buffi – ebbe un ruolo determinante nella sua nascita. Anche se a politicanti triciclati, giornalai di regime ed intellettualini ro$$i da tre e una cicca torna comodo scordarsene.

Non riteniamo affatto che la partenza anticipata di Boas Erez possa danneggiare l’immagine dell’Università. Semmai proprio il contrario.

Segreto di Pulcinella

I conflitti tra il rettore e il Consiglio dell’USI, come pure il clima negativo creatosi all’interno dell’Istituto, erano un segreto di Pulcinella. E non da ieri. Al Mattino nel tempo sono giunte più segnalazioni anonime. Di sicuro ne hanno ricevute anche altre redazioni.

E’ significativo che perfino l’istituzionalissimo CdT nel suo editoriale di ieri non usi toni elogiativi nei confronti dell’ormai ex rettore.

La rottamazione di Erez è senza dubbio dovuta ai citati problemi di “governance interna” dell’Istituto.

Ma è tuttavia ovvio – non potrebbe essere altrimenti – che il suo mettersi reiteratamente in mostra sui media come protettore dei brozzoni “autogestiti” e delle loro illegalità, il suo schierarsi apertamente ed immotivatamente contro il municipio in momenti delicati, rappresentavano un problema nei rapporti con l’Esecutivo. Non per nulla quest’ultimo ha escluso a priori che Erez, viste le sue posizioni sul dossier ex Macello, potesse fungere da mediatore tra municipio e molinari, tarpando così le ali alle sue aspirazioni di appuntarsi al petto la medaglia di “salvatore della patria” (?).

Ben altro formato

Non è di sicuro compito di un rettore dell’USI prestarsi alla politichetta partitica contro il municipio di Lugano. Men che meno difendere soggetti che commettono reati penali ed atti vandalici, disturbano le quiete pubblica e vanno in strada berciando “Borradori a testa in giù”.

Da un “magnifico rettore” ci si attende ben altro formato.

E’ significativo che perfino il compianto sindaco Marco Borradori, certamente non una persona litigiosa né permalosa, fosse “irritato” con Eres. Per dirla con un eufemismo.

Fermo restando che il municipio non ha ovviamente alcun ruolo nella conclusione anticipata del mandato di Eres, di certo – al di là delle parole di circostanza sui giornali – non sta versando lacrime per l’accaduto.

Morto un Papa…

Con una guida che pensi interamente al bene dell’Istituzione invece di perdersi nella politichetta anti-municipio per gonfiarsi l’ego, l’USI non potrà che rafforzarsi.

Morto un Papa se ne fa un altro. L’Università non avrà problemi a trovare un nuovo rettore che sappia relazionarsi in modo corretto anche con la politica cittadina (senza la quale, è bene ricordarselo, l’USI nemmeno esisterebbe). E che magari sappia anche valorizzare maggiormente le “risorse umane” locali invece di farcirsi di frontalieri. Perché, se un’Università per sua stessa natura deve essere universale e quindi internazionale, è quanto meno curioso che tutta la “meglio intelligenza” si concentri nella fascia di confine italiana. Il mondo è assai più vasto.

Lorenzo Quadri