Silurato il rettore supporter dei molinari. L’Università ne beneficerà

Sicché Boas Erez, rettore “pro-brozzoni” dell’Università della Svizzera italiana (USI), è stato rottamato. E’ evidente che, al di là delle scontate parole di circostanza, si tratta di un siluramento.

Il motivo per cui Erez terminerà anzitempo l’incarico di rettore va individuato nei problemi di “governance” (uella) dell’Università. Che le relazioni tra Erez ed il Consiglio dell’USI fossero conflittuali ed il clima all’interno dell’istituto negativo, è da tempo un segreto di Pulcinella.

E’ però palese che Erez ha compromesso anche i rapporti con il Municipio di Lugano con le sue reiterate prese di posizione a  sostegno dei cosiddetti “autogestiti”.

Il “magnifico rettore” (poffarbacco!), forse smanioso di visibilità mediatica, si è sistematicamente schierato dalla parte dei molinari e contro il Municipio. Ha ingiustamente trattato l’Esecutivo da presunto colpevole.

Non è accettabile che un rettore dell’USI si presti in questo modo alla politichetta partitica; non è accettabile che difenda chi commette reati penali ed atti vandalici, disturba le quiete pubblica e va in strada sbraitando “Borradori a testa in giù”.

La partenza anticipata di Boas Erez non danneggerà affatto l’immagine dell’Università, come qualcuno va già in giro a dire. Accadrà proprio il contrario. L’USI non avrà problemi a trovare un nuovo rettore che sappia relazionarsi in modo corretto anche con l’autorità politica cittadina (senza la quale l’Università nemmeno esisterebbe).

Quanto al Municipio di Lugano, fermo restando che non ha alcun ruolo nella rimozione di Erez, di certo non sta versando lacrime per l’accaduto.

Lorenzo Quadri

A pagina 3

Dida

D’ora in poi Erez avrà più tempo per occuparsi dei sedicenti “autogestiti” che tanto gli stanno a cuore