Altro che stipati in un sotterraneo a fare la muffa. Lo dice anche l’ex capoeconomista!

Se il franco è diventato attrattivo, è anche grazie al comportamento alle urne degli svizzeri: gli utili della Banca nazionale (BNS) vanno quindi distribuiti fra la gente, e non stoccati nei caveau dell’istituto”. Parole e musica di Kurt Schiltknecht, già capoeconomista della stessa banca. Non del Gigi di Viganello che di economia non capisce un flauto barocco.

Ohibò, la storia degli utili BNS da distribuire ai cittadini ci suona familiare. Ed infatti, è un chiodo che la Lega batte da decenni! Ed a maggior ragione va battuto ora. Specie se si considera che:

  • Nei primi 9 mesi del 2019, la BNS ha realizzato 51.5 miliardi (!) di utili;
  • Il bilancio della BNS è praticamente decuplicato nel giro di vent’anni, passando da 80 ad 800 miliardi, però la quota riversata alla Confederazione ed ai Cantoni non è certo cresciuta di pari passo: si è infatti passati da 1.5 a 2 miliardi di Fr all’anno.

La Lega aveva ragione

Eppure, ma guarda un po’, gli esponenti della partitocrazia non ne vogliono sapere. Ed anzi, ogniqualvolta la Lega ribadisce la necessità di far beneficiare la gente svizzera del tesoretto della Banca nazionale, strillano al populismo!

Intanto però sulla stampa negli ultimi tempi cominciano ad apparire contributi qualificati in cui si sostiene che gli utili della BNS non devono rimanere in un sotterraneo  a fare la muffa. E adesso ecco che perfino l’ex capoeconomista della banca, che ci non risulta essere un becero leghista  populista e razzista, dice la stessa cosa!

Perdindirindina, vuoi vedere che la Lega aveva ragione?

Imbarazzo della scelta

E a quale scopo, vantaggioso per gli svizzeri, possono essere destinati gli utili della BNS? C’è l’imbarazzo della scelta: investimenti infrastrutturali nella viabilità, AVS, premi di cassa malati,…

Poiché per le infrastrutture in ambito di trasporti gli automobilisti vengono già munti alla grande, ci pare chiaro che gli utili della BNS vanno utilizzati per gli altri scopi indicati: ovvero AVS e riduzione dei premi di cassa malati. Prima che a qualche fulmine di guerra venga in mente di servirsene per fare regali all’estero o per versare marchette all’UE!

Miliardi per l’AVS

“Prossimamente su questi schermi” andranno nuovamente in scena i tentativi di aumentare l’età della pensione. Con la solita tattica del salame. Prima portandola a 65 anni per le donne, poi – nel giro di pochi anni – a 67 anni per tutti. Quindi: prima si devasta il mercato del lavoro con la libera circolazione delle persone, col risultato che chi perde l’impiego a 50 anni con ogni probabilità non ne troverà più un altro. Poi però si pretende di mandare la gente in pensione a 67? Ma anche no!

Non c’è alcun bisogno di alzare l’età della pensione quando, per consolidare il primo pilastro, ci sono a disposizione gli utili miliardari della Banca nazionale. Senza contare che pure la Confederazione realizza utili miliardari, e questo da una dozzina d’anni. Come se non bastasse, nell’ambito dell’asilo e degli aiuti all’estero si possono risparmiare altri miliardi.

Politicanti, sveglia!

Oltre che per il primo pilastro, la manna della BNS è utilizzabile anche per alleviare il peso dei premi di cassa malati, che si fa sempre più insostenibile. Anche se, ribadiamo per l’ennesima volta (repetita iuvant), gli aumenti dei premi dell’assicurazione malattia sono quisquilie se confrontati con la valanga di ecotasse ed ecobalzelli con cui da Berna la partitocrazia sogna di rapinare i cittadini nel nome dell’isterismo climatico!

Quindi, è ora che i politicanti si chinino seriamente sulla questione della distribuzione degli utili della BNS, che sono poi soldi di proprietà dei cittadini elvetici! E se lo dice anche l’ex capoeconomista della Banca nazionale…

Lorenzo Quadri