Berset ed i vertici dell’USFP sono di $inistra, quindi non interagiscono con l’industria

Duro “j’accuse” della NZZ am Sonntag contro il ministro dei flop

Perfino i tamberla dell’OMS – l’organizzazione mondiale della sanità, organo del bidONU ed asservita alla Cina che ha impestato il mondo con il suo virus – hanno detto  che l’Europa, Svizzera compresa, è in colpevole ritardo con le vaccinazioni. Chiaro. Il “ministro dei flop” kompagno Berset, essendo un $inistrato euroturbo, anche questa volta è andato ad accodarsi alla fallita UE, invece di individuare una “via Svizzera” nella corsa al vaccino, paragonabile a quella israeliana o britannica. Paesi che adesso riapriranno tutto. Mentre da noi interi settori economici rimangono chiusi e vengono mandati in fallimento per diktat governativo. Intanto però  le frontiere rimangono SEMPRE SPALANCATE E SENZA CONTROLLI. Niente di strano che una parte crescente della popolazione ne abbia piene le scuffie e non rispetti più le regole. A noi viene impedito di prendere un caffè sulla terrazza di un ristorante per presunti motivi sanitari. Ma intanto dalla Lombardia zona rossa entrano in Ticino cani e porci. Grazie kompagno Berset! Grazie P$!

I funzionarietti di Bruxelles, come abbiamo letto nei giorni scorsi, addirittura hanno deciso di togliere alla Svizzera l’accesso privilegiato ai vaccini. Ecco come viene ricompensato  il servilismo elvetico. E noi ancora versiamo contributi di coesione miliardari alla fallita DisUnione europea?

Gli assembramenti ed i disordini che sempre più spesso si registrano alle nostre latitudini – vedi le notti di scontri a San Gallo lo scorso fine settimana – sono la conseguenza dei FLOP di Berset. L’equazione è semplice: vaccini insufficienti uguale lockdown protratto ad oltranza. E la gente comincia a ribellarsi.

Il contrario di Israele

Come ha fatto Israele ad essere il numero uno nelle vaccinazioni, col risultato che adesso lì contagi, ospedalizzazioni e decessi sono letteralmente crollati? Risposta: il premier Netanyahu telefonava (per sua dichiarazione) cinque volte al giorno al CEO di Pfizer (siamo al limite dello stalking) per assicurarsi il preparato.

Cosa ha fatto invece il “ministro della sanità” elvetico Alain Berset? Essendo $ocialista, non solo è corso ad accodarsi all’UE (a cui il $uo partito sogna di aderire), ma ha completamente snobbato le proposte e le disponibilità manifestate dal settore farmaceutico. Al proposito, il numero della scorsa domenica della NZZ am Sonntag ha pubblicato un articolo assai interessante.

Le pippe mentali

Già sappiamo che alla proposta di Lonza di partecipare ad una linea di produzione in Svizzera del vaccino Moderna il kompagno Berset ed i burocrati ro$$i dell’UFSP non hanno dato alcun seguito. Un investimento di 60 milioni avrebbe permesso alla Svizzera di assicurarsi 100 milioni di dosi. Il “ministro dei flop” Berset ha fatto orecchie da mercante!

Ogni anno gettiamo nel water MILIARDI in regali all’estero (anche alla fallita UE, che ci ricatta e ci discrimina); altri MILIARDI li spendiamo per mantenere migranti economici; però non vogliamo investire 60 milioni nella produzione di vaccini contro lo stramaledetto virus cinese? Quando un giorno di lockdown di milioni ce ne costa 144?

E pur di non spendere nella produzione di vaccini l’equivalente di mezza giornata di lockdown vengono evocate scuse patetiche, come la fregnaccia della mancanza di una base legale.

Cosa, cosa? Da MESI il governicchio federale ha instaurato una DITTATURA in cui, con la scusa del virus, si calpestano senza vergogna i DIRITTI FONDAMENTALI DEI CITTADINI; però Berset e compagnia cantante si fanno le pippe mentali sulle basi legali per la produzione dei vaccini? Qui qualcuno è davvero caduto dal seggiolone da piccolo!

Questo accade perché…

Agli approcci dei vertici di Lonza, scrive la NZZ am Sonntag,  il kompagno Berset ha risposto con una telefonata tardiva della durata di tre minuti tre, che ovviamente non ha portato a nulla. Non solo: mentre in Israele Netanyahu faceva andare i telefoni da mattina a sera stalkerizzando i manager farmaceutici, in Svizzera il ministro $ocialista semplicemente li snobbava. Nessuna presa di contatto con i capi delle grandi industrie presenti sul territorio. Nessun incontro. Nessun tavolo di lavoro. Il kompagno Berset, sempre secondo il foglio zurighese, non ha nemmeno ritenuto di informare il governicchio federale della proposta di Lonza.

Questo, ovviamente, accade perché Berset è di $inistra. I burocrati del disastroso UFSP (Ufficio federale di sanità pubblica) pure. Ed i kompagni considerano l’economia privata come “il nemico”.

Chiedere troppo?

I politicanti $inistrati alla Berset al massimo sono in grado di interloquire con qualche intellettualino ro$$o che vive di sussidi statali. Non certo con dei manager di grandi aziende! A capo dell’UFSP il kompagno Berset ha piazzato figure quali politologi, teologi (sic!), diplomatici! Ovvero: gente che ha sempre occupato posti statali sicuri e non ha idea di come gira il mondo.

Il FLOP della campagna di vaccinazione in Svizzera dimostra tutta l’inadeguatezza dei politicanti di $inistra nella gestione della cosa pubblica. Specie in tempo di crisi.

Con un ministro della sanità in grado di cogliere al volo le occasioni offerte dall’industria farmaceutica invece di lasciar passare tutti i treni, non ci troveremmo nella situazione di palta attuale. Ma ad un soldatino P$, che è contrario al settore privato per forma mentale, non si può certo chiedere una cosa del genere. Il drammatico risultato lo tocchiamo oggi con mano.

E’ manifesto che, davanti ad un disastro simile, il $ocialista Berset ed i vertici ro$$i dell’UFSP devono dimissionare. Tabula rasa!

E invece la stampa di regime continua a slinguazzarli. Solo perché appartengono alla parte politica giusta: la stessa di troppi pennivendoli.

Lorenzo Quadri