La mozione Pantani, approvata nel 2014, è stata stralciata in giugno. Ora arriva il bis

Nel marzo del 2014, quindi quasi 9 anni fa, l’allora consigliera nazionale leghista Roberta Pantani presentò la mozione intitolata “Chiusura notturna dei valichi secondari tra Svizzera ed Italia”. Il titolo già contiene la richiesta. Le falle di sicurezza generate sul nostro territorio dalla presenza di un numero elevato di valichi incustoditi con il Belpaese sono evidenti. Il problema riguarda in prima linea il Mendrisiotto, ma anche il Malcantone. In via subordinata, la mozione solleva anche altri aspetti.  Oltre che migliorare la sicurezza della regione, la chiusura dei valichi secondari permetterebbe alle guardie di confine di “concentrare i loro controlli e le loro forze laddove necessario, garantendo un servizio ottimale e contrastando efficacemente la lotta al contrabbando, facendo aumentare pure gli incassi della Confederazione”.

La mozione venne approvata dal Consiglio nazionale già nel giugno del 2014. In dicembre fu il turno degli Stati. L’accaduto fece rumore. Da un lato, sono ben poche le mozioni che vengono accolte in ambedue le Camere. Quelle accettate dal nazionale difficilmente superano lo scoglio del Consiglio degli Stati (che non a caso viene definito “il cimitero delle mozioni”). Dall’altro, che la partitocrazia appoggi un atto parlamentareche chiede non già di spalancare, ma al contrario di chiudere dei valichi, è fatto più unico che raro.

Non infastidire l’Italia?

Una volta benedetta dal parlamento, una mozione va anche concretizzata. Qui casca l’asino. Il governicchio federale decise di chiudere “in prova” di notte per un periodo di sei mesi tre valichi: si trattava di quelli di Ponte Cremenaga, Novazzano-Marcetto e Pedrinate. Il periodo di prova iniziò il primo aprile del 2017. I vicini a sud sbroccarono. Politicanti e giornalai della Vicina Penisola ne dissero e scrissero di tutti i colori, berciando accuse di razzismo antiitaliano. La polemica tenne banco anche sulle reti televisive nazionali della vicina Penisola. Questa reazione esagerata e scomposta spaventò il governicchio bernese. Una volta finito il periodo di prova, i tre valichi vennero riaperti definitivamente. Ciò costituisce una chiara violazione della volontà del parlamento, il quale aveva votato la chiusura notturna (permanente) di tutti i valichi secondari; non un progetto pilota limitato a tre dogane. Ancora prima che il progetto pilota partisse, era già stato deciso a tavolino che non si sarebbe andati oltre. Se oggi i valichi secondari sono aperti di notte, non è perché la chiusura sia inutile alla sicurezza. E’ per non infastidire i vicini a sud. I burocrati bernesi, svelti come gatti di marmo, sono infatti convinti di avere ottimi rapporti con la vicina Penisola. Nemmeno si accorgono di venire sistematicamente infinocchiati.

I problemi restano

Nel 2019 si era potuto ottenere che la mozione Pantani non venisse stralciata dal ruolo. Lo stralcio è dunque avvenuto solo lo scorso giugno. Tuttavia, oggi come 9 anni fa, i problemi restano. I valichi secondari spalancati ed incustoditi spianano la strada alla criminalità transfrontaliera. I delinquenti, protetti dall’oscurità, vanno e vengono in macchina dall’Italia. Le rapine ai distributori di benzina della fascia di confine sono frequenti. Ma nelle scorse settimane è accaduto ciò che si teme possa rappresentare una svolta. Quattro malviventi armati sono penetrati nell’abitazione di un’anziana coppia, situata nei pressi della doganadi Novazzano, e hanno costretto le vittime a consegnare il contenuto della cassaforte, prima di legarle e dileguarsi in direzione dell’Italia.

Le rapine a mano armata in casa, in presenza degli abitanti, sono una triste realtà nella vicina Penisola. Con le frontiere spalancate giorno e notte, si moltiplicano le possibilità che questa piaga possa prendere piede anche nelle nostre regioni di confine. Tanto più che, a causa dell’invecchiamento della popolazione, sempre più anziani vivono da soli al proprio domicilio: costituiscono così un bersaglio ideale. In più, in Ticino la sicurezza delle case lascia alquanto a desiderare.

Mozione Pantani – bis

E’ tempo quindi che si ritorni a parlare seriamente di chiusura notturna dei valichi secondari. Quello che il Parlamento ha deciso nel dicembre 2014  deve finalmente venire applicato. La Lega, per il tramite di chi scrive, ha dunque presentato una nuova mozione – che potremmo chiamare “mozione Pantani bis” per la chiusura notturna dei valichi secondari. Non c’è alcun motivo oggettivo per cui i soldatini della partitocrazia incadregati nel parlatoio federale, dopo aver approvato questo principio nel 2014, dovrebberofare retromarcia adesso. Ma evidentemente li attendiamo al varco.

Lorenzo Quadri