Onda verde: gli pseudo-ecologisti, gli appetiti e la sfacciata manipolazione mediatica
Sostituire il binazionale KrankenCassis con una Sommaruga-bis (la bernese Regula Rytz) di certo non sarebbe un passo avanti per il Ticino
Ohibò, come c’era da attendersi i verdi-anguria (verdi fuori, ro$$i dentro) sono usciti allo scoperto. E l’hanno fatto ancora prima del previsto.
Essi infatti vogliono:
- tasse, balzelli e divieti, nel nome dell’isterismo climatico, che peseranno sulle economie domestiche per migliaia di franchi all’anno;
- frontiere spalancate ed accoglienza indiscriminata a tutti i finti rifugiati;
- libera circolazione senza alcun limite (compresi i 70mila frontalieri uno per macchina, alla faccia dell’ecologia)!
Ed inoltre i verdi-anguria vogliono, fortissimamente vogliono, le CADREGHE.
Difatti la presidenta del partito Regula Rytz si è autocandidata come futura consigliera federale verde, con l’intenzione di fare le scarpe al liblab KrankenCassis. Da notare che la Regula, nel suo Cantone di Berna, è fresca di trombatura al ballottaggio per il Consiglio degli Stati. Il che avrebbe dovuto suggerire un minimo di ritegno. Invece, ciccia. Evidentemente la fame di cadreghe a certi soggetti fa perdere la testa.
Le minoranze
Sicché, adesso Regula la cadregara sogna di sfilare il seggiolone da sotto i ciapett dell’Ignazio binazionale. Ma tu guarda questi $inistrati: si sciacquano la bocca con la promozione delle minoranze, però a chi vogliono portare via la cadrega? Ma alla minoranza linguistica, ossia al Ticino! “Mi dispiace per i ticinesi – ha avuto la tolla di dire la Frau Regula – ma adesso tocca a noi!”. Kompagni, altro che difendere le minoranze: cadreghe über alles!
Perché gli ecotalebani, se reputano che nel governicchio federale ci siano troppi liblab, non puntano al seggio di Karin Keller Sutter (KKS)? Ovviamente perché è una donna. E a $inistra gli uomini sono discriminati (tant’è che vari parlamentari maschi gauche-caviar sono stati lasciati a casa il 20 ottobre proprio per questioni di genere). La $inistra è dunque ormai diventata il partito delle donne bolsceviche.
Tenere nel tempo
Nel merito della pretesa di un seggio ambientalista in Consiglio federale. E’ chiaro che una sola elezione andata bene non basta per giustificarlo. I verdi-anguria, prima di rivendicare CADREGHE, devono dimostrare una tenuta elettorale nel tempo. Del resto, l’UDC è stata sottorappresentata in governo per varie legislature: e non risulta che a $inistra qualcuno se ne sia mai adombrato, anzi.
A maggior ragione proprio i Verdi, prima di pensare al Consiglio federale, dovranno dimostrare di essere in grado di mantenere le posizioni anche ai prossimi appuntamenti elettorali. Questo perché l’onda verde non premia il lavoro dei politicanti ambientalisti, ma è invece il frutto di manipolazione mediatica. La stampa di regime, in particolare la $$R, per mesi ha fatto il lavaggio del cervello agli utenti sull’isterismo climatico. Con un chiaro obiettivo elettorale.
La logica del “meno peggio”
Per quel che riguarda il binazionale Cassis e la sua permanenza a Berna. E’ notorio che non siamo suoi estimatori; e la presenza di un Consigliere federale “ticinese” (?), ormai è dimostrato, di concreto al nostro Cantone non porta un tubo (il presenzialismo in Ticino a scopo di campagna elettorale pro-PLR non è un valore aggiunto). Senza dimenticare che Cassis smania per sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con la fallita UE, e anche il delirante patto ONU sulla migrazione, e pure quello sul clima.
Ma tuttavia un PLR nel governo federale, per il Ticino e per la Confederazione, è meno peggio di un’esponente della $inistra ro$$overde, la quale vuole l’adesione della Svizzera all’UE, l’introduzione di una pletora di nuovi eco-divieti, eco-tasse ed eco-balzelli, le frontiere spalancate, l’abolizione dell’esercito, l’islam innalzato al rango di religione ufficiale, eccetera. Insomma: sostituire KrankenCassis con una Sommaruga-bis di certo non è un passo avanti per il Ticino.
9 membri?
Ne consegue dunque che l’11 dicembre a Berna la Lega, turandosi il naso, voterà KrankenCassis. I verdi-anguria, prima di entrare in Consiglio federale, aspetteranno. Come hanno fatto gli altri.
E che a nessuno venga in mente di rispolverare la “cagata pazzesca” (cit. Fantozzi) del Consiglio federale a 9 membri. E’ ovvio che non si aumenta il numero dei ministri solo per soddisfare le voglie dei cadregari ecotalebani!
Lorenzo Quadri