La cosiddetta “strategia cantonale” è un mostro burocratico che neanche a Palermo…! 

Il CdS si fa portare a spasso dai due burocrati Merlani&Zanini, contrari ai tamponi a tappeto, che dall’inizio della pandemia hanno infilato una cappellata dietro l’altra

Visto che il FALLIMENTO della campagna di vaccinazione in Svizzera ancora non bastava (grazie Berset!), il governicchio cantonale ha pensato bene di mettersi a sabotare i test di massa! Li sta sabotando perché al duo di burocrati Merlani (medico cantonale) e Zanini (farmacista cantonale) non piacciono. Ed il governicchio si fa portare a spasso da questi due!

E’ già dalla fine dello scorso anno che varie regioni e località, anche in Svizzera, hanno adottato la strategia dei test a tappeto, che ha dimostrato di funzionare. Infatti, permette di individuare gli asintomatici e quindi di sventare nuovi focolai di stramaledetto virus cinese.

Nell’ultima sessione delle Camere federali, i test salivari sono stati effettuati sui deputati. In Ticino l’ente LIS, Lugano Istituti Sociali, li svolge sui suoi circa 700 collaboratori da un paio di settimane.

In Germania già da inizio marzo (!) i test rapidi si possono acquistare nei supermercati per pochi euro.

Li chiediamo da mesi

La Lega, come ben sappiamo, sia a Bellinzona che a Berna ha sempre sostenuto i test rapidi a tappeto. Da MESI presenta atti parlamentari sul tema.

Visto che, per colpa dei FLOP del $ocialista Berset e degli strapagati burocrati dell’UFSP, la Svizzera NON HA I VACCINI, l’unica alternativa è testare “a manetta” affinché le attività economiche, altrimenti condannate al lockdown eterno, possano ripartire!

Testare e RIAPRIRE: questa è l’unica soluzione, se si vuole evitare la catastrofe economica ed occupazionale!

E al proposito, fa ridere i polli (per usare un eufemismo) che i turisti ed i giovani continuino ad ammassarsi senza criterio né precauzioni però nel frattempo, per Diktat del kompagno chiusurista Berset, non sia possibile andare al bar – neppure all’esterno – o in palestra, dove ci sono dei piani di protezione!

Berna scende dal pero

Alle richieste di finalmente uscire dal letargo almeno sui tamponi a tappeto, visto che la campagna vaccinale svizzera è FALLITA, Berna ha fatto per lungo tempo orecchie da mercante. Alla fine però il governicchio federale è sceso dal pero ed ha lanciato  la campagna di test a tappeto finanziati dalla Confederella. Meglio tardi che mai!

Senonché ecco che il governicchio cantonale, per correre dietro ai burocrati Merlani e Zanini – che dall’inizio della pandemia hanno infilato una cappellata dietro l’altra – sta mettendo di proposito i bastoni tra le ruote. La strategia (?) ticinese di test di massa (?) presentata nei giorni scorsi è una vera e propria presa per il “lato B”! 

Il sabotaggio ticinese

Altro che tamponi di “massa”: è stato messo in piedi l’ennesimo mostro burocratico con l’obiettivo preciso di SCORAGGIARE i test! Oltre a non volere, per misteriosi motivi, i test salivari (che sono più precisi di quelli rapidi), alle imprese che avevano una mezza idea di accedere allo screening finanziato dalla Confederazione viene piazzata una demenziale serie di paletti ed ostacoli con un intento preciso: farle desistere!

Ci si inventano così fumogene distinzioni tra aziende ad alto rischio ed a rischio ordinario; tra aziende con più o meno di 10 dipendenti; ci si produce in pippe mentali sulle percentuali di collaboratori in telelavoro, sul contatto con la clientela, addirittura si va a disquisire sulla “promiscuità dei dipendenti durante le ore libere”! Qui qualcuno è fuori come un terrazzino! Questo è il tripudio della burocrazia più becera e fine a sé stessa: nemmeno a Palermo sarebbero riusciti a fare di peggio!

L’obiettivo di un simile “piano” è chiaro: fare sì che le aziende NON TESTINO i dipendenti! E questo per correre dietro alle paturnie del duo Merlani&Zanini i quali, essendo sempre stati contrari ai tamponi a tappeto (erano contrari pure alle mascherine) evidentemente non vogliono perdere la faccia per l’ennesima volta!

A giustificazione di questo vero e proprio SABOTAGGIO si sono sentiti i pretesti più ridicoli: ad esempio che “non si vuole mettere sotto pressione i laboratori”! Ma stiamo scherzando?

Intanto le frontiere…

Assolutamente fuori dal mondo, poi, la sortita del direttore PLR (!) del DFE Christian Vitta, il quale ha dichiarato in conferenza stampa che “a restituirci la libertà saranno l’estate ed i vaccini”. Bella roba! Qui c’è un ministro delle finanze, per di più PLR (mica $ocialista, anche se ormai l’ex partitone è diventato la brutta copia del P$) che vuole tenere tutto CHIUSO fino all’ESTATE, ovvero almeno fino a LUGLIO!

Un ministro delle finanze con simili posizioni farebbe meglio a cambiare mestiere!

Se il governicchio ticinese vuole SABOTARE le disposizioni federali, che cominci ad opporsi al demenziale Diktat sulle  frontiere spalancate con la Lombardia tornata in zona rossa, ed organizzi in proprio dei controlli ai confini!

Sveglia! Altro che boicottare i test di massa, che in questo momento sono l’unico mezzo che abbiamo per tornare ad una simil-normalità!

Lorenzo Quadri