Se Blancho ed Illi verranno condannati, il loro Consiglio centrale islamico della Svizzera va sciolto ed i membri stranieri o con doppio passaporto vanno espulsi

Come lo stramaledetto virus cinese, anche l’estremismo islamico dilaga in Svizzera.

E’ passato meno di un mese dall’attentato terroristico di metà settembre a Morges, costato la vita ad un giovane che ha avuto la sfortuna di trovarsi nel posto sbagliato al momento sbagliato.  La scorsa settimana sono invece scattati quattro arresti nel Canton Friburgo. E, “ma tu guarda i casi della vita”, i fermati, accusati di legami con il terrorismo islamico, sono tutti stranieri (kosovari e macedoni). Uno di loro è naturalizzato svizzero.

Tre domandine facili-facili nascono a questo punto spontanee:

  • Gli imputati sono magari a carico del nostro Stato sociale?
  • Ma come: le naturalizzazioni facili di stranieri non integrati non erano tutta una balla della Lega populista e razzista?
  • Perché questi soggetti non vengono ESPULSI dalla Svizzera per direttissima?

La pena sospesa

Nei giorni scorsi sono di nuovo comparsi davanti al Tribunale penale federale (TPF) di Bellinzona i due “Cip e Ciop” del cosiddetto Consiglio centrale islamico della Svizzera (CCIS) Nicolas Blancho e Qaasim Illi (quest’ultimo è il vedovo di Nora Illi, la “donna velata” che collaborava alle pagliacciate contro il divieto di burqa inscenate a Locarno dal sedicente “imprenditore” algerino Rachid Nekkaz).

Il tandem Blancho-Illi è accusato di propaganda illegale per Al Qaida ed altre associazioni terroristiche. Assolti nel 2018 dal TPF per lacune nell’atto d’accusa (pori nümm… islamisti che la passano liscia per cavilli burocratici), i due tornano ora a giudizio.  La sentenza è annunciata per fine mese. Nei loro confronti il Ministero pubblico della Confederella chiede pene detentive… sospese!

Una pena sospesa condizionalmente, come sa anche il Gigi di Viganello, equivale a nessuna pena. Non a caso i due Cip e Ciop del CCIS si sono fatti fotografare mentre entravano al TPF giulivi e sghignazzanti.

Un automobilista che ha infranto un limite di velocità senza alcuna conseguenza pratica viene sanzionato più duramente di un jihadista. Ringraziamo la partitocrazia multikulti che vota Via Sicura: gli automobilisti vengono vessati e perseguitati, ma quando si tratta di pericolosi islamisti… avanti con il garantismo-buonismo-coglionismo!

Sciogliere il CCIS

Al di là della pena richiesta nei confronti dei due imputati, è evidente che, se Blancho ed Illi dovessero venire condannati per propaganda islamista, il loro Consiglio centrale del piffero dovrà essere sciolto e dichiarato fuori legge. E di conseguenza si dovrà procedere con l’ESPULSIONE dei suoi membri stranieri o con doppio passaporto.

A partire ad esempio da tale Naim Cerni, produttore culturale (uella) del CCIS. Costui, con cittadinanza tunisina e tedesca, è già stato condannato per la diffusione di video estremisti che ha girato in Siria. Ma inspiegabilmente (o forse: fin troppo spiegabilmente…) si trova ancora in Svizzera. Föö di ball!

Finanziamenti esteri

Da notare che Blancho ed Illi dichiarano quale unica fonte di entrate i loro impieghi a tempo più che parziale (si parla di 20%) presso il CCIS. Non pagano tasse e beneficiano di sussidi sociali pagati dal solito sfigato contribuente. Evidentemente agli islamisti gli “infedeli” fanno schifo, ma i loro soldi li prendono più che volentieri.

Non ci vuole dunque molta fantasia per immaginare che i membri del CCIS, per la loro attività di propaganda jihadista in Svizzera, ricevano finanziamenti stranieri. Magari in arrivo da paesi come la Turchia, il Kuwait o il Qatar?

Ma naturalmente la partitocrazia PLR-PPD-P$$ (Verdi-anguria inclusi), imbesuita dal multikulti, rifiuta scandalizzata di VIETARE i finanziamenti esteri alle moschee ed ai centri “culturali” islamici. Sveglia!

Lorenzo Quadri