L’Austria difende i propri confini, mentre il CF ha da tempo pronta la truffa
Ma guarda un po’! L’Austria sarà anche in campagna elettorale (elezioni in ottobre), però ci bagna il naso alla grande. Ed infatti per far fronte all’immigrazione clandestina di finti rifugiati con lo smartphone, Vienna ha mobilitato l’esercito. Le forze armate hanno svolto una serie di controlli lungo l’asse del Brennero, sia stradali che ferroviari. Il ministro degli interni austriaco non le ha mandate a dire agli eurobalivi: si potrà parlare di sospensione dei controlli alle frontiere nazionali, ha detto, solo quando vi sarà un’adeguata sorveglianza dei confini esterni dello spazio Schengen. Il ministro degli esteri ha aggiunto: “l’Austria deve essere nella posizione di decidere chi può entrare nel paese e chi no”.
E queste cose le dice uno stato membro dell’UE!
In Svizzera…
Ora, di esercito alle frontiere per contrastare l’immigrazione clandestina si è parlato anche in Svizzera. Il Consiglio federale nell’aprile 2016 ha infatti fissato le condizioni per l’invio delle forze armate ai confini. Qualcuno potrebbe ingenuamente pensare: finalmente un gesto forte, alla faccia degli eurobalivi, a tutela del nostro paese. Eh sì, cüca. In realtà, è la solita presa per il lato B. Infatti, i camerieri bernesi dell’UE hanno pensato bene di fissare le condizioni per l’impiego dell’esercito in modo tale da essere sicuri che non si verificheranno. Si parla infatti di oltre 30mila arrivi in pochi giorni; il che non sarebbe nemmeno un’emergenza, ma una catastrofe. Tanto più che gli arrivi si verificano ormai quasi tutti attraverso i confini del nostro Cantone incuneato nel Belpaese. Per questo ringraziamo, tra gli altri, le ONG che il Consiglio federale foraggia con i nostri soldi: quelle che trasportano i finti rifugiati in Italia, la quale non chiude la frontiera marittima (pur avendo compiuto qualche passetto avanti).
Comitato di benvenuto
Ma soprattutto: se anche l’apocalittico numero di entrate clandestine indicato dal Consiglio federale dovesse verificarsi, il compito dell’esercito mica sarebbe quello di respingere i migranti economici. Ma quando mai! Sarebbe roba da beceri razzisti! Poi chi li sente i fascistelli rossi del “devono entrare tutti”? Il compito dell’esercito sarebbe infatti unicamente di accoglienza. Nel senso che i militi fungerebbero da comitato di benvenuto per accompagnare i finti rifugiati negli appositi alloggi.
L’ennesima truffa a danno dei cittadini è dunque già da tempo preconfezionata. Perché evidentemente chi sostiene che l’esercito andrebbe impiegato per difendere i confini auspica un impiego ben diverso da quello che intenderebbe farne il Consiglio federale.
Campagna elettorale?
Non siamo così ingenui da non capire che l’Austria è in campagna elettorale e che il tema dell’invasione di finti rifugiati è, per ovvi motivi, sensibile e “politicamente interessante” da cavalcare. Però intanto le cose le fanno.
Ma allora siamo proprio solo noi svizzerotti a trovarci con un governo asservito a Bruxelles che ha fatto della calata di braghe “sistemica” la propria ragione di esistere? Cosa abbiamo fatto di male per meritarcelo?
Lorenzo Quadri