Il Consiglio nazionale l’ha approvata definitivamente
Vignetta autostradale a 100 Fr, sarà referendum
Per il Ticino la vignetta rincarata avrebbe pesanti conseguenze negative, in particolare nelle zone di frontiera
Dopo lungo tira e molla, e avanti ed indietro tra le due Camere e le rispettive commissioni dei trasporti, il Consiglio nazionale ha confermato definitivamente l’aumento del prezzo della vignetta autostradale a 100 Fr all’anno. Verrà inoltre introdotta la vignetta di due mesi per 40 Fr. Il sigillo definitivo alla nuova “pillola” a carico degli automobilisti è stato apposto venerdì nelle votazioni finali del Consiglio nazionale.
L’aumento viene giustificato con la necessità di finanziare la gestione e la manutenzione dei 376 km di rete stradale finora di pertinenza dei Cantoni, che passerà alla Confederazione. Tra questi anche la Mappo-Morettina.
Solo che, ma guarda un po’, l’automobilista non viene sgravato dalle imposte cantonali per 60 Fr all’anno. Soprattutto, l’aumento – con il quale la Confederazione si prefigge di incassare poco meno di 300 milioni di Fr – non si giustifica, poiché il travaso di soldi dalla strada alla ferrovia è miliardario. Quindi, si cominci ad utilizzare per la strada i soldi che provengono dalla strada, invece di continuare a trattare l’automobilista come una mucca da mungere e, contemporaneamente, da criminalizzare.
L’aumento della vignetta autostradale, cui solo Lega ed Udc si sono opposte, avrà conseguenze negative per il Ticino. Da un lato ci sono le giustificate preoccupazioni dei Comuni del Mendrisiotto i quali temono che un cospicuo numero di automobilisti in arrivo dalla vicina Penisola, per non pagare la vignetta maggiorata, si riverseranno dalle strade nazionali a quelle comunali e cantonali, intasandole ancora di più.
Dall’altro c’è la questione legata al turismo di giornata, che rappresenta una fetta importante, seppur non quantificata, del nostro turismo. E’ chiaro che il costo della Svizzera, unito alla debolezza dell’euro, è già di per sé un potentissimo deterrente turistico, si pensi al proposito ai vari interventi che sono stati tentati e tuttora si tentano a livello federale contro questa situazione.
Ebbene, è chiaro che se il turista di giornata deve calcolare anche il prezzo della vignetta maggiorata (e se viene tre volte all’anno a mesi di distanza una volta dall’altra deve comprarsi varie vignette da 40 Fr) le possibilità sono due: o non viene in Ticino oppure utilizza – anche lui – le strade cantonali e comunali.
Una soluzione avrebbe potuto essere la vignetta giornaliera a 10 Fr proposta dal sottoscritto. Non si tratta peraltro di chissà quale invenzione astrusa. Soluzioni di questo tipo già esistono in vari paesi europei. Naturalmente la maggioranza non ne ha voluto sapere ed il Consiglio federale, per bocca di Doris Leuthard, ha sollevato obiezioni di tipo finanziario (meno entrate) e di tipo pratico (difficoltà di controllare), rilevando però che nei prossimi anni con l’implementazione di sistemi di controllo elettronico se ne potrà riparlare. Campa cavallo.
Va pure considerato che la vignetta a 100 Fr non sarà compensata con un salto qualitativo delle autostrade elvetiche.
La vignetta a 100 Fr è dunque nociva per gli automobilisti svizzeri e nociva per il Ticino: in particolare per le zone di confine e per il turismo. Ciononostante, la grande maggioranza dei deputati del nostro Cantone a Berna l’ha sostenuta.
Il lancio del referendum, comunque, è già stato annunciato. Del comitato referendario fanno parte i due consiglieri nazionali leghisti, ossia chi scrive e Roberta Pantani. La raccolta firme partirà a breve.
Da notare, infine, che l’UE ha dichiarato che la vignetta a 100 Fr è eccessiva. Vuoi vedere che l’imposizione a scendere di prezzo arriverà dall’alto?
Lorenzo Quadri