Soldatini allo sbando: altro che montare la panna sulla presunta “crisi demografica”

L’incoerenza della partitocrazia immigrazionista, $inistra ro$$overde in primis, si manifesta in modo sempre più plateale. Ciò avviene in vari ambiti. Tra questi spicca l’isterismo climatico  e la conseguente pretesa di mazzuolare gli svizzerotti affinché azzerino le emissioni di CO2. Quando la Svizzera produce l’uno per MILLE dell’anidride carbonica a livello mondiale. Intanto i paesi che ne producono il 30% (vedi Cina) se ne impipano.

La prima gallina che canta

Esempio : in Ticino la casta starnazza al presunto allarme demografia. Ma a provocare la partenza dei giovani, e non solo dei giovani, da questo sfigatissimo Cantone è il mercato del lavoro  saturo di frontalieri. E l’invasione da sud l’ha provocata il triciclo medesimo. Proprio vero che la prima gallina che canta…

Cagnara finalizzata

Fa poi specie che basti qualche abitante in meno per scatenare l’allarme della casta al presunto “spopolamento”. Strano: quando le cifre della popolazione schizzano verso l’alto causa flussi migratori fuori di zucca, soldatini triciclati e pennivendoli di regime non emettono un cip. Silenzio sepolcrale pure sugli oltre 72mila frontalieri. Addirittura si spaccia la tesi che l’arrivo di meno stranieri sarebbe uno dei problemi del Ticino. Adesso è tutto chiaro: la cagnara serve alla propaganda immigrazionista. Non per nulla, in prima fila a montare la panna troviamo i ro$$overdi, che insistono ossessivi: ci vogliono più immigrati! Come no: in questo sfigatissimo Cantone gli stranieri sono il 30% della popolazione; la maggioranza – una maggioranza crescente – dei lavoratori presenti in Ticino non è formata da svizzeri; però gli spalancatori di frontiere hanno il coraggio di blaterare che ci vogliono più immigrati?

Si glissa

Non solo; i ro$$overdi glissano (scarligano) sul fatto che più  immigrazione significa più inquinamento. Ad esempio, vuol dire più automobili. E per giunta di grossa cilindrata. O ai kompagnuzzi è forse sfuggita la tipologia del parco veicoli dei migranti di “certe etnie” (quelle dal coltello facile, tanto per intenderci)?

E vogliamo fare finta di non sapere che i giovinastri che fanno le corse in automobile, e non si tratta certo di automobili elettriche, non sono  patrizi di Corticiasca? A questi pirati della strada, che in tedesco vengono chiamati “Raser”, dobbiamo tra l’altro il bidone Via Sicura con tutti gli annessi e connessi. Medici del traffico compreso. Via Sicura è il conglomerato di leggi balorde che, col pretesto di punire – appunto – i “pirati della strada”, criminalizza tutti gli automobilisti. Nel solco della guerra santa contro chi necessita dell’auto per andare a lavorare.

Non solo più auto

Quindi: più immigrazione vuol dire più inquinamento; però i $inistrati immigrazionisti ancora si sciacquano la bocca con le emissioni zero?

Più popolazione non significa solo più automobili, ma anche più case da riscaldare. Ovvero,  ancora una volta, più emissioni nocive.

Interessante anche la demonizzazione dei motori Diesel che producono meno CO2 di quelli a benzina. (Generano più emissioni di altro tipo, in particolare di NOx. A tal proposito, ma tu guarda i casi della vita, si sta pensando di allentare le disposizioni attuali, reputate esagerate).

Se c’è penuria…

Inoltre, più persone uguale più consumo energetico. Ma come. I politicanti da settimane hanno lanciato una nuova moda: strillare al blackout imminente. L’obiettivo è manifesto: preparare il terreno all’ennesima calata di braghe davanti all’UE. Se non ci chiniamo a 90 gradi davanti ai balivi di Bruxelles, restiamo al buio, ammoniscono i soldatini del triciclo! Ma, se consumiamo troppa energia, l’ultima cosa da fare è proprio far arrivare sempre più consumatori.

Inutile dire che i primi politichetti a strillare alla  penuria energetica ne sono poi i principali responsabili: vogliono uscire dal nucleare, non permettono di alzare le dighe per produrre più elettricità, eccetera. Ma allo stesso tempo pretendono che tutta la mobilità, sia pubblica che privata, venga elettrificata. Vogliono mettere al bando i riscaldamenti a nafta per sostituirli con termopompe che consumano elettricità. E avanti così. Più consumo, più consumatori, e meno energia. Una volta creato il problema, si fa terrorismo sulla “carenza” di elettricità per fiondarsi a sottoscrivere accordi con la fallita UE sulla fornitura di corrente. Accordi la cui conseguenza sarà, ormai l’hanno capito anche i paracarri, un’ulteriore perdita di sovranità. E di miliardi del contribuente.

Lorenzo Quadri