Un gruppo di sedicenti “esperti” si accanisce su carne, latte e uova. Nel nome della CO2

Obiettivo manifesto: farci mangiare insetti e larve invece di salametti e formaggini. Ma andate a scopare il mare!

Il climatismo squinternato minaccia i prodotti del nostro territorio. Un gruppo di cosiddetti esperti vorrebbe infatti inventarsi una tassa sul CO2 da prelevare sulle derrate alimentari. Ed in più, dal 2030, sogna di vietare le promozioni dei prodotti come la carne, il latte e le uova.

Qui qualcuno si è sorbito il cervello come un uovo alla coque (tanto per restare in tema). In sostanza, con la scusa che la loro produzione genera anidride carbonica, “si” vogliono gravare con nuove TASSE la carne (quindi ovviamente anche la salumeria) il latte (dunque anche i latticini) e le uova.

I balzelli, ça va sans dire, graveranno di conseguenza pure i prodotti derivati (pasta all’uovo, cioccolato al latte, eccetera).

Lusso per ricchi

Secondo i climatisti, dunque, la carne deve diventare un lusso per ricchi! Costoro vogliono che, in futuro, ampie fasce della popolazione non se la possano più permettere.  Nel nome della decarbonizzazione ormai elevata a mantra. E poi i ro$$overdi, che con simili fonchiate ci vanno a nozze, hanno il coraggio di blaterare di “giustizia ambientale e sociale”? La realtà è agli antipodi: i ro$$overdi, con la scusa del “clima”, creano ingiustizie sociali e falcidiano ulteriormente il reddito dei cittadini, già mazzuolato dall’inflazione. Ed è manifesto che a risentirne maggiormente è proprio il ceto medio e basso.

Però i $ocialisti in campagna elettorale hanno ancora la tolla di tentare di spacciarsi per difensori del ceto medio! Ma quando mai! I $inistrati il ceto medio lo vogliono solo tartassare e mungere senza ritegno, per poi distribuire sussidi a pioggia! Questi sognano una società di sussidiati! Vogliono che lo Stato paghi perfino gli assorbenti igienici a tutt*! Altro che ceto medio!

Attacco frontale

Seconda considerazione: è chiaro che si sta programmando un attacco frontale ai prodotti del nostro territorio, in nome dell’ossessione isterica per la CO2. Simili tentativi vanno stroncati sul nascere. Non è sabotando büscion e salametti che si salva il pianeta quando Cina ed India continuano ad emettere anidride carbonica a tutto spiano. Perfino nella Germania con governo ro$$overde, il 45,7% (!) dell’energia è prodotta dal carbone. Però noi dovremmo rottamare i nostri prodotti tipici in nome del climatismo? Ma col piffero! Che nessun politicante si sogni di dar retta al gruppo di “esperti” del flauto traverso! Chiaro il messaggio, ministro dell’economia Guy Parmelin?

Ve li diamo noi gli insetti!

Del resto, non ci vuole nemmeno molta fantasia per capire dove questa cricca ci vuole portare. Lor$ignori pretendono, ancora una volta, di omologare la Svizzera alla fallita e corrotta UE. Sicché,  sulla scia delle cappellate messe a segno a Bruxelles, vogliono farci mangiare insetti, e per contorno solo prodotti vegani.  Ma anche no! I grilli e le larve li possono trangugiare la Ursula Von der Divano ed i politichetti gauche-caviar.

Rottamare la nostra tradizione alimentare con il pretesto politikamente korretto del clima è l’ennesimo modo di distruggere la nostra identità, la nostra cultura e quindi il nostro Paese, per poi discioglierlo nell’immondo calderone di Bruxelles.

Non lo permetteremo!

Lorenzo Quadri