Un pedaggio al Gottardo trasformerebbe il Ticino in un Cantone di serie B

Certi politicanti in campagna elettorale non hanno alcuna remora. E così, pur di metter fuori la faccia sui media, riesumano il pedaggio al Gottardo. Nel concreto si tratta di tre consiglieri nazionali esponenti del PLR, del PPD e dei Verdi-liberali (?). Eccolo qua, il sedicente “centro” penosamente franato a $inistra, e ridotto a partito delle tasse e dei balzelli, che fa la guerra agli automobilisti!

Introdurre un pedaggio al Gottardo equivarrebbe a rendere il Ticino un Cantone di serie B. Un baliaggio. L’unico raggiungibile in autostrada dal resto della Svizzera solo pagando un balzello. Laviolazione della coesione nazionale non potrebbe essere più palese.

Perché i baldi promotori del pedaggio non propongono diintrodurne uno per entrare nel Canton Zurigo o nel Canton Berna,con la scusa del “traffico da ridurre”? Poi vediamo…

E’ il colmo. Da sud entrano nel nostro Cantone, quotidianamente, svariate decine di migliaia di frontalieri uno per macchina. Senza né versare pedaggi, né prenotare orari d’entrata. Le strade ed autostrade ticinesi sono infesciate di targhe azzurre tutti i santi giorni; non solo durante qualche fine settimana di esodo estivo. Ma di questo, a Berna se ne impipano. Però vengono a blaterare di pedaggi al Gottardo? E perché non spostare direttamente al Gottardo anche il confine, così la svendita del Ticino alla Lombardia sarà completa?

Se si vuole introdurre una vignetta autostradale dal costo maggiorato per i veicoli stranieri che attraversano la Svizzera in transito parassitario, va benissimo. Peccato che una simile opzione sia contraria agli accordi bilaterali, voluti dalla partitocrazia: e quindi non si farà mai. Ma di pedaggi al Gottardo non vogliamo sentire parlare. Il Ticino non è il figlio della serva.

Lorenzo Quadri

A pagina 3

 

 

Dida:

Il “Centro” riesuma il pedaggio al Gottardo. E la $inistra odiatrice degli automobilisti approva