Iniziativa del vicolo cieco: il Consiglio federale adesso passa l’acqua bassa, ma…
Alla fine il Consiglio federale ha deciso di proporre di respingere in votazione popolare la vergognosa iniziativa del vicolo cieco (quella che chiede di cancellare il “maledetto voto” del 9 febbraio) rinunciando a presentare un controprogetto. Se con questa mossa i camerieri dell’UE – ed in primis la titolare del dossier immigrazione kompagna Simonetta Sommaruga, ossia la ministra del “devono entrare tutti” – pensano di rifarsi una verginità presentandosi come dei politici attenti alla volontà dei cittadini, hanno fatto male i conti.
L’ennesimo tradimento
E’ infatti opportuno ricordare che il Consiglio federale il controprogetto all’iniziativa del vicolo cieco l’ha fatto eccome. Eh già: invece di respingere al mittente nel giro di 10 secondi netti questa iniziativa scandalosa che pretende di cancellare l’esito di una votazione popolare in quanto sgradito all’élite spalancatrice di frontiere e agli intellettualini da tre e una cicca, i sette scienziati sono entrati nel merito. E proponevano, appunto, il controprogetto. Non solo. Tramite controprogetto lorsignori camerieri dell’UE speravano di poter inserire i fallimentari accordi bilaterali addirittura nella Costituzione. Nientemeno!
Al peggio non c’è limite
Anche il Gigi di Viganello ha capito che la devastante libera circolazione delle persone sta facendo sfracelli in tutta l’UE. Ed è infatti per questo motivo che la Disunione europea sta implodendo. E’ per questo motivo che il popolo inglese ha votato la Brexit e che Le Pen è passata al secondo turno delle presidenziali francesi, triplicando i voti rispetto a cinque anni fa. Il problema sono le frontiere spalancate, mica le disposizioni comunitarie sulla curvatura delle banane. Sicché, o a Bruxelles i funzionarietti non eletti da nessuno si rendono conto che il dogma della libera circolazione va abbandonato, oppure colano a picco.
E’ il colmo: gli Stati membri dell’UE tentano di tirarsi fuori dalla libera circolazione, mentre i governanti svizzerotti volevano inserirla addirittura nella Carta fondamentale dello Stato!
Senza contare che il Consiglio federale, come noto, brama di sottoscrivere lo sconcio accordo quadro istituzionale con l’UE. Il quale segnerebbe – come già scritto più volte – la fine della nostra sovranità nazionale. Insomma, è proprio vero che al peggio non c’è limite.
La ciliegina
Allo squinternato progetto di inserire la libera circolazione delle persone nella Costituzione, la ministra del “devono entrare tutti” e compagnia cantante non hanno rinunciato spontaneamente. Non si sono resi conti da soli che era un’immensa boiata. Ma figuriamoci. Hanno rinunciato solo perché sono stati asfaltati nella procedura di consultazione.
Tanto per mettere la ciliegina sulla torta dell’ipocrisia e della malafede, la kompagna Simonetta se ne è uscita con la fregnaccia del mese: sostenere che, non avendo il referendum del kompagno Stojanovic contro il compromesso-ciofeca che affossa il 9 febbraio raccolto le firme necessarie, ciò significherebbe che detto compromesso-ciofeca agli svizzeri va bene.
Ecco dunque la riconferma della finalità del referendum farlocco lanciato da uno spalancatore di frontiere notorio: non certo opporsi al compromesso-ciofeca, bensì puntellarlo.
Che la ministra del “devono entrare tutti” se ne esca con affermazioni come quella testé citata, è indice di raro squallore. Questa $ignora, essendo (purtroppo) consigliera federale, dovrebbe sapere che il motivo del fallimento del referendum del kompagno Stojanovic è ben altro. E cioè che cancellando una legge d’applicazione che non serve ad un piffero, non si ottiene nulla, ma si rimane al punto di partenza.
Nei prossimi giorni l’ASNI dovrebbe decidere il lancio di un’iniziativa popolare per l’abolizione della devastante libera circolazione delle persone. Che è, a questo punto, l’unica cosa da farsi. La Lega e il Mattino, come già detto a dicembre, ci sono.
Per altre iniziative, invece…
Ma tu guarda questi camerieri di Bruxelles in Consiglio federale. Su una schifezza come l’iniziativa del vicolo cieco sono entrati goduriosamente nel merito. Per contro hanno respinto schifati, senza alcun controprogetto, le iniziative popolari a tutela della sfera privata finanziaria e “No Billag”. La prima perché non piacerebbe ai padroni UE. La seconda perché il governo federale pretende di far credere che l’emittente di regime funzioni alla perfezione e guai a fare cip, quando invece è stata bocciata dalla metà dei cittadini svizzeri nel giugno del 2015.
E questi sarebbero degli “statisti”? A dir poco imbarazzanti, per essere gentili.
Lorenzo Quadri