Lo spettacolo indegno dell’oppressore di Madrid e dei suoi amichetti di Bruxelles
Il referendum in Catalogna mostra impietoso il vero volto degli eurobalivi. Le loro vere inclinazioni. Sempre dalla parte di chi soffoca le libertà dei cittadini. Sempre contro le votazioni popolari. Sempre contro il diritto della gente di scegliersi democraticamente il proprio futuro. Chiaro: il popolo-bestia non può e non deve decidere nulla. Che non si illuda di essere “sovrano” per davvero! A decidere è la casta internazionalista e spalancatrice di frontiere!
Diritto all’autodeterminazione? Diritto all’indipendenza? Connais-pas!
Chi sono i sovversivi?
In Spagna sta andando in scena una delle più clamorose violazioni delle libertà dei cittadini. Questo accade nel bel mezzo dell’Europa. In uno Stato fondatore dell’UE. E’ il massimo: un paese che si dice democratico impedisce ai cittadini di votare. Lo impedisce con la violenza, con le minacce, con i blitz della Guardia Civil. E poi accusa il governo catalano di essere sovversivo, denunciando i suoi esponenti i quali rischiano fino ad otto anni di galera?
Sovversiva è semmai la crassa violazione dei diritti fondamentali dei catalani. Sovversivo è dunque il governo centrale spagnolo. Quello che mobilita 10mila militari e 5mila poliziotti per impedire ai catalani di decidere sulla loro indipendenza. E sovversivi sono gli eurobalivi che appoggiano questo indegno sopruso.
UE contro la democrazia
La fallita UE, infatti, non ha nulla da dire su quanto stanno subendo i cittadini della Catalogna. L’avvinazzato presidente della Commissione europea “Grappino” Juncker ed i suoi strapagati funzionarietti, davanti ad una vera crisi, battono in ritirata. Questa foffa burocratica, non eletta da nessuno, è forte con i deboli e debole con i forti. Fa la voce grossa solo quando si tratta di impedire agli svizzerotti (che tanto calano le braghe sempre e comunque) l’applicazione dell’iniziativa popolare Contro l’immigrazione di massa. Perché le frontiere spalancate, volute dalla casta, devono rimanere tali, costi quel che costi!
Del resto, qualcuno poteva forse aspettarsi che un’istituzione non solo antidemocratica, ma nemica della democrazia quale è l’UE, si sarebbe schierata a difesa dei diritti popolari, in Catalogna o altrove? Ma figuriamoci! Gli eurobalivi di Bruxelles, il diritto di voto lo abolirebbero più che volentieri.
Sappiamo da che parte stare
Intanto l’oppressore di Madrid non si sta facendo mancare nulla. Ieri, oltre ad aver sbarrato i seggi, ha annunciato di aver “annullato il referendum”, bloccando con un blitz della Guardia Civil il sistema che potrebbe essere utilizzato per il conteggio dei voti e per il voto elettronico.
Il portavoce del governo catalano Jordi Turull ha però affermato che il blitz non impedirà lo svolgimento del referendum.
Il governo spagnolo e l’UE stanno dando uno spettacolo vergognoso. Stanno creando scenari da guerra civile. Noi sappiamo da che parte stare. Dalla parte del popolo catalano che legittimamente vuole decidere del proprio futuro con una votazione democratica. Non certo da quella di chi ricorre a tutto l’arsenale tipico dei regimi totalitari per impedirlo, con l’appoggio degli amichetti di Bruxelles.
Lorenzo Quadri