I camerieri dell’UE in Consiglio federale rifiutano di chiudere i valichi secondari di notte
Come volevasi dimostrare, i camerieri dell’UE in Consiglio federale non ne vogliono sapere di chiudere i valichi secondari di notte, così come da decisione del Parlamento che – è bene ricordarlo – ha approvatola mozione della leghista Roberta Pantani.
Il njet del CF è stato appena ribadito nella risposta ad un’interpellanza dell’Udc Marco Chiesa, resa nota nei giorni scorsi. L’esecutivo reputa la chiusura notturna “inutile” e dichiara di “non vedere motivi per attuarla”. Uella!
Questa risposta del governicchio bernese (o piuttosto: dei suoi strapagati burocrati euroturbo) è l’ennesimo campionario di fregnacce lontane anni luce dalla realtà.
1) Che il Consiglio federale, asservito a Bruxelles, veda o non veda motivi di chiusura, poco importa: la chiusura l’ha decisa il Parlamento tramite approvazione della mozione Pantani; quindi l’esecutivo, come dice il nome, deve semplicemente eseguire.
2) A sostenere la storiella della “chiusura inutile” sono gli stessi burocrati federali che pretendevano di spacciare per inutile anche la richiesta del casellario giudiziale, introdotta dal “ministro” leghista Norman Gobbi, che invece ha impedito a centinaia, se non a migliaia, di delinquenti pericolosi in arrivo dalla vicina Penisola di accasarsi nel nostro Paese.
3) Che lasciare le frontiere spalancate ed i valichi incustoditi non pregiudicherebbe la sicurezza, i burocrati bernesi possono andare a raccontarlo di persona a chi vive a ridosso delle frontiere: vediamo come verranno accolti!
4) La realtà è una sola: i camerieri di Bruxelles in Consiglio federale hanno PAURA di reazioni italiane – o peggio ancora: europee – alla chiusura notturna dei valichi secondari. Come se il Belpaese, che GIUSTAMENTE chiude i porti (almeno col governo finora in carica…) non fosse in grado di capire il legittimo desiderio di sicurezza degli svizzeri. Desiderio basato non su paturnie astratte, ma sulle molto concrete razzie di cui è costantemente oggetto il Mendrisiotto, ma anche il Malcantone!
Morale: ancora una volta il CF dimostra di fregarsene dei problemi delle regioni di frontiera, ed in particolare del Ticino!
Triciclo silente
Inutile dire che il triciclo PLR-PPD-P$$ al proposito tace. Alla partitocrazia euroturbo, evidentemente, va benissimo che le regioni di frontiera rimangano esposte alle razzie di malviventi stranieri. L’importante è mettersi a novanta gradi davanti ogni e qualsiasi pretesa arrivi dall’estero; l’importante è non difendere la Svizzera!
Se la partitocrazia euroturbo, che già ha cancellato il “maledetto voto” del 9 febbraio e la preferenza indigena, non ha il coraggio di difendere gli interessi del Ticino nemmeno in una questione tutto sommato “facile” come la chiusura dei valichi secondari, immaginiamoci cosa farà davanti alle pretese dell’UE di comandare in casa nostra! Anzi, al proposito non serve immaginare proprio niente, perché sappiamo già come andrà a finire: braghe calate ad altezza caviglia!
Lorenzo Quadri