Sempre peggio! Svizzera sempre più Paese del Bengodi per i migranti economici!
Mentre i paesi UE reintroducono uno dopo l’altro i controlli al confine, noi andiamo avanti sulla via del masochismo più spinto. Continuiamo a trasformarci in paese del Bengodi per migranti economici, con le iniziative più decerebrate. Abbiamo visto i corsi di scuola guida per asilanti nel Canton Svitto: gli svizzerotti, ormai ridotti a cittadini di serie B in casa loro, pagano di tasca propria. Per gli asilanti, invece, paga il contribuente. C’è chi ha pensato di inventarsi anche i corsi di sci per sedicenti rifugiati. Adesso arrivano pure gli zurighesi con una pensata da premio Nobel: alla piscina coperta di Zurigo – Altstetten è stato assunto da inizio anno un bagnino apposta per i migranti, che parla arabo ed inglese. La motivazione è allucinante: nello stesso quartiere della piscina si trova un centro di accoglienza della Confederazione; nel fine settimana i baldi giovanotti che vi alloggiano si recano in gruppo nello stabilimento balneare (sic!), solo che molti di loro non sanno nuotare o nuotano male. Da qui la geniale iniziativa del direttore della piscina e dei responsabili del centro asilanti: assumiamo un bagnino apposta per i finti rifugiati. E chi paga il conto? Forse il contribuente?
No limits!
Ormai si infrange ogni limite di decenza. Fossimo al primo d’aprile, penseremmo ad un “pesce”. Ma invece siamo ad inizio marzo. Solo gli svizzeri potevano raggiungere un livello tale di servilismo nei confronti dei finti rifugiati, tutti giovani uomini soli che non scappano da alcun conflitto. E il bello è che poi dobbiamo pure sorbirci le accuse di razzismo…
Se gli immigrati illegali non sanno nuotare, per evitare incidenti la soluzione è semplicissima: non li si fa entrare in piscina. Punto. Altro che bagnino apposta per loro! A quando i biglietti gratis, ossia pagati dal contribuente, per permettere ai finti rifugiati di accedere ai centri wellness, ovviamente con bagnini, ma anche massaggiatori al loro esclusivo servizio?
I conti non tornano
Ecco come la Svizzera, grazie alla kompagna Sommaruga e alla maggioranza politikamente korretta, scoraggia l’assalto di finti rifugiati. 1) Non sospende i fallimentari accordi di Schengen. 2) Ai migranti economici paga pure l’avvocato. 3) Vuole introdurre le espropriazioni facili affinché la Confederazione, invece di chiudere le frontiere per arginare l’afflusso di clandestini (non sia mai! Le frontiere devono rimanere spalancate ad oltranza!), possa costruire sempre nuovi centri asilanti, in spregio del diritto fondamentale alla proprietà privata e delle procedure edilizie. 4) Alcune menti superiori si inventano sempre nuovi e assurdi “benefit” a vantaggio dei finti rifugiati: ad esempio il bagnino “dedicato”.
Qui i conti non tornano: se i giovanotti ospiti dei centri non sanno cosa fare durante il fine settimana, altro che piscina. Li si mandi piuttosto a sistemare i sentieri dei boschi. O a spalare la neve, quando la meteo è come quella di ieri.
Il messaggio che passa
Visto che i migranti economici sono tutti muniti di telefonini di ultimissima generazione (dove trovano i soldi per comprarli?) non crederete mica che la notizia dei trattamenti di favore di cui qualcuno pensa bene di farli beneficiare, non raggiunga anche i “colleghi” che si trovano altrove o che sono in procinto di partire? Il messaggio è chiaro: venite tutti in Svizzera, non solo gli svizzerotti non faranno nulla per impedirvi di entrare nel paese, vi tratteranno pure da Pascià! Sempre meglio! Per fortuna, grazie al referendum contro la nuova legge sull’asilo, i cittadini saranno chiamati a votare sull’avvocato gratis ai finti rifugiati e sulle espropriazioni facili per far proliferare i centri d’accoglienza.
Lorenzo Quadri